I gatti sono vanitosi?

I gatti sono vanitosi?

I gatti sono creature affascinanti e spesso enigmatiche. Il loro comportamento, a volte indipendente e altezzoso, ha portato molti a chiedersi se siano creature vanitose. Ma che cosa significa davvero vanità in un gatto? Esistono prove scientifiche a sostegno di questa idea? Oppure si tratta di un’antropomorfizzazione, ovvero di una proiezione di caratteristiche umane su un animale con una natura completamente diversa? Facciamo chiarezza e consideriamo alcuni importanti fattori:

Etologia felina

L’etologia, la scienza che studia il comportamento animale, ci offre a tal proposito alcuni spunti interessanti. Spesso associamo l’idea che i gatti siano vanitosi, in quanto sono animali estremamente puliti. Dedicano, infatti,  una grande quantità di tempo (fino al 30% del tempo di veglia)  alla toelettatura, detta grooming, leccandosi e spazzolandosi il pelo con la lingua e le zampe. In natura, però, questo comportamento ha ben poco di vanitoso, in quanto svolge diverse funzioni essenziali, quali:

  • Igiene: Mantenere il pelo folto e morbido, rimuovendo sporcizia e detriti, è importante per proteggersi da agenti atmosferici e parassiti e fondamentale per la salute e il benessere del gatto.
  • Termoregolazione: Leccarsi aiuta a distribuire il sebo, che impermeabilizza il pelo e mantiene la temperatura corporea.
  • Comunicazione: I gatti rilasciano feromoni attraverso le ghiandole sebacee presenti sulla pelle. Leccandosi, il gatto distribuisce questi feromoni sul proprio corpo, comunicando con altri gatti e rafforzando il proprio odore.
  • Gestione dello stress: La cura del pelo è un comportamento auto-gratificante che riduce lo stress e favorisce il benessere del gatto. L’atto di leccarsi produce endorfine, le “molecole del benessere”, che donano al gatto una sensazione di calma e relax.

Personalità e socialità:

Ogni gatto ha una personalità unica, che influenza il modo in cui si approccia alla cura del sé.

Oltre alla pulizia, i gatti possono mostrare altri comportamenti che potrebbero essere interpretati come vanità. Ad esempio, amano giocare con il loro riflesso nello specchio o strofinarsi contro oggetti e persone per marcare il loro territorio con il loro odore. Questi comportamenti, però, sono più legati al bisogno di sentirsi sicuri e di comunicare con i propri simili che a una vera e propria vanità.

In alcuni casi, è stato osservato che vi sono razze, come ad esempio il Siamese, più dedite di altre alla cura di sé o gatti che vivono in ambienti sociali con altri gatti, che tendono a dedicare più tempo alla toelettatura rispetto a quelli che vivono da soli. Tuttavia, questi comportamenti non sono necessariamente sinonimo di vanità, ma possono essere interpretati come espressione di curiosità o di esplorazione.

Motivazioni di specie:

I gatti sono predatori solitari per natura. La loro sopravvivenza dipende da una combinazione di abilità fisiche, come la forza,  l’agilità ma anche un aspetto impeccabile, che denoti uno stato fisico sano ed ottimale. Un pelo pulito e privo di nodi è essenziale per mimetizzarsi, cacciare, sfuggire ai predatori o confrontarsi efficacemente con possibili competitori.

È importante ricordare che i gatti sono non sono esseri umani, ma individui dotati delle loro caratteristiche evolutive e di specie. Provano emozioni come noi, ma con una propria versione. Attribuire loro la vanità, un sentimento tipicamente umano, potrebbe essere un’antropomorfizzazione errata.

Conclusione

Quindi, i gatti sono vanitosi? La risposta da dare, che rispetta di più l’individuo gatto, è No! Li definiamo così perché utilizziamo in maniera inappropriata, parole che fanno parte del nostro vocabolario. Utilizziamo termini come “vanitoso”, “egocentrico” “narcisista”, in quanto come esseri umani, tendiamo a trasferire sui gatti categorie tipicamente umane

In realtà, la loro attenzione al proprio aspetto è principalmente guidata da esigenze etologiche e di sopravvivenza. Certo, alcuni gatti possono sembrare più “vanitosi” di altri, godendo delle coccole e delle attenzioni che ricevono in cambio di un aspetto attraente, un pelo lucido e morbido. Ma questa “vanità” è solo un aspetto secondario di un comportamento complesso e fondamentale per la loro vita.

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